sexta-feira, 24 de agosto de 2012

Scuola

La notizia del giorno, che potete trovare sui quotidiani italiani oggi e che probabilmente vi rimarrà per lungo tempo, è che il governo attuale, con a capo Mario Monti, "ha dato il via libera a un nuovo concorso per 11.892 docenti, il primo dal 1999. La pubblicazione, riferisce il Miur, è prevista per il 24 settembre" (letto su: www.repubblica.it   il 24/08, ora brasiliana 20:44).
 Nelle prime indiscrezioni, si dice che si vuol favorire l'assunzione di "giovani" capaci e motivati, attraverso
procedure di concorso nuove e non ancora specificate.

Insomma, una generazione che sinora è stata bistrattata dalla politiche pubbliche,
considerata solo valevole di chiedere il contributo di disoccupazione, che ha subito
la crescita (e ne vede lo sfascio) del sistema democapitalistico proletarizzato che
prevedeva la distruzione dei contratti 'regolari' a favore di tipologie di contratto ridicole
e a dir poco degne di dittature del sistema basato sull'economia 'prima di tutto, ma proprio tutto',
sembra avere una possibilità.

Una possibilità non solo di avere quanto gli è dovuto, vista la democratizzazione dell'educazione
superiore degli ultimi decenni (30 anni di studi per avere in mano un pugno di mosche), ma anche
di essere più ottimista.

Il discorso va a parare sul sistema che è stato scelto. A mio avviso, ottimo.
Perché si investe sulla cultura, sull'educazione, idee queste che sono alla base
di una futura crescita. Non gli si chiede di andare a lavorare al ciclo in fabbrica
e produrre pezzi di ricambio per la Fiat. Si produce conoscenza, cultura.

Perché allora il Giornale, quotidiano berlusconiano, ignorante, fascista, titola:

"La ricetta di Monti per rilanciare la crescita? Una vagonata di nuove assunzioni".
Il 'giornalista' Andrea Indini scrive "Per il momento, purtroppo, l'unica certezza è la vagota di assunzioni decisa dal governo per andare a ingrossare le file del sistema scolastico nazionale".

(Una risposta alla precedente domanda retorica io ce l'avrei: perché è berlusconiano, ignorante, fascista, capitalista)

 Ecco come l'opinione pubblica di destra considera la scuola, la cultura, la ripresa economica.
Certo, perché quello è il quotidiano di riferimento per la destra, e dopo aver letto l'articolo
da bravi pecoroni la penseranno tutti così. L'educazione, secondo loro, non è motore di crescita.
 è un peso, da mollare.

My holy God, meu Deus. Speriamo solo che per farli contenti Monti non infili solo insegnanti di
religione che, detto tra parentesi, (in Italia significa di religione cattolica).

A si biri cun salluri
Vinicio Corrias 

PS. La parola giovani è virgolettata perché in Italia la gioventù si estende sino ai 40