quinta-feira, 26 de setembro de 2013

NO TAV

Una lettura essenziale per chi vuole capire qualcosa del movimento No Tav italiano e di come esso venga criminalizzato solamente per mettersi contro i poteri "forti" (della loro divisa) che vogliono
fare del nostro paese un campo di battaglia e lasciare terra bruciata tutt'intorno. Ora e sempre No Tav.

L'articolo è disponibile sul quotidiano Manifesto, qui, di oggi 26 settembre 2013.
L'autore è Guido Viale.
Ne riporto solo alcune parti, ma vale la pena leggerlo tutto. 

Buona lettura, e ricordiamo che il 25 aprile è ogni giorno.
Vinicio


A ben guardare, "violenze" e sabotaggi imputati a qualche attivista NoTav sono una puntura di spillo rispetto all'occupazione manu militari di un territorio (con 400 - ma sono stati anche molti di più - uomini in armi, e connessi blindati: una vera e propria guerra); alla distruzione con le ruspe di un sito archeologico di inestimabile valore (a cui il ministero dei Beni culturali aveva destinato ben il 10 per cento del suo magrissimo bilancio!); alla devastazione e all'avvelenamento di campi e vigneti (per ora) e di un'intera vallata, (se il progetto andasse in porto); alle tonnellate di lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo e caricati con gas Cs proibito dalla convenzione di Ginevra sulle armi da guerra; ma poiché siamo "in pace", allora si può. Vero Caselli? Sempre posto, come ha fatto già rilevare Livio Pepino, che quegli atti siano effettivamente riconducibili a qualche attivista del movimento......

...Ma a parte il malaffare - a Firenze non più che in Val di Susa (anche se l'inchiesta Minotauro, che riguarda la Valle, per ora langue) - quello che la campagna massmediatica che taccia di terrorismo tutto il movimento NoTav cerca di coprire sono le straordinarie conquiste di un movimento che sta in piedi, da vent'anni e più, sul terreno della democrazia, della solidarietà, della cultura, dell'autonomia personale e collettiva.....


...Ma a sostegno di quel treno insensato ha recentemente aggiunto la sua voce Massimo Cacciari: «La democrazia non è un'assemblea permanente» ha sentenziato su Repubblica (10.9.2013). E' vero. La democrazia, quella vera, è molto di più: richiede radicamento nel territorio - altrimenti non si sa nemmeno di che cosa si parla e su che cosa si delibera; mobilitazione e ascolto sia dei saperi sociali diffusi che delle competenze tecniche specialistiche - e di queste il movimento NoTav ne ha coinvolte ben 360; cioè quasi tutti gli esperti della materia che ci sono in Italia, che il cosiddetto "governo tecnico" di Monti non ha preso né avrebbe mai saputo prendere in considerazione....

terça-feira, 24 de setembro de 2013

Tra Gesù e Zapapa

Guardando la copertina di Crozza di oggi 24 settembre 2013 (potete trovarlo sul sito di Ballarò, seguendo poi il link 'copertine') la cosa più strana è il pubblico che applaude. Ecco, questa è
l'Italia. Quando ci si dovrebbe divertire non lo si fa, quando ci si dovrebbe incazzare non lo si fa.

Bryndis l'islandese diceva scaraventandomi in faccia una delle poche frasi in italiano
che conoscesse "tutto è burla". é isso mesmo, takk fyrir, e deu calloi per non averlo
capito quando me lo diceva. Dipende da quello di cui ti occupi o sei mai ti preoccupi.

Às vezes, nas incessantes revoluções da roda, tenho um vislumbre da natureza do salto que é necessario dar. Saltar para longe do mecanismo da relojaria – essa era a ideia libertadora. Ser algo mais, algo diferente, que o mais brilhante maníaco da terra! A história do homem sobre a terra aborrecia-me. A conquista, até mesmo a conquista do mal, aborrecia-me. Irradiar bondade é maravilhoso, porque é tonico, revigorante, vitalizante. Mas apenas ser é maravilhoso, porque é interminável e não exige demonstração. Ser é musica, que é uma profanação  do silêncio no interesse do silêncio, e portanto além do bem e do mal. Música é a manifestação de ação sem atividade. É o ato puro da criação nadando em seu proprio seio. Música não estimula nem defende, não procura nem explica. Musica é o som silencioso feito pelo nadador no oceano da consciência. É uma recompensa que só pode ser dada por si próprio. É o dom do deus que alguém é porque deixou de pensar em Deus. É um augurio do deus que todos serão no devido tempo, quando tudo quanto é será além da imaginação.